Storia

Cenni storici sulla "Casa di Gino"

Nel 1937 i coniugi Grassi acquistano in Lora, località SCIM, la proprietà “SALTERIO” per trascorrere momenti tranquilli lontano dalla città di Milano. Nel 1940 l’Italia entra in guerra, e il figlio Gino si arruola volontario nell’esercito; ma dopo pochi mesi muore in Egitto.
Agli inizi del 1946 la “Casa Divina Provvidenza” di Como è alla ricerca di un terreno da destinare a coltivazione agricola, nelle vicinanze di Como. L’obiettivo immediato è di avviare al lavoro dei campi i ragazzi orfani ospitati nell’Istituto e, in prospettiva, creare l’opportunità e la possibilità di inserimenti lavorativi sul territorio.
Il parroco di Lora, don Giuseppe Maiocchi, venuto a conoscenza della cosa, si mette in contatto con i coniugi Grassi che in precedenza gli avevano manifestato il desiderio di donare la loro tenuta ad una istituzione benefica. I Coniugi Grassi, per ricordare il figlio Gino, donano all’Opera don Guanella l’azienda agricola con lo scopo di aiutare “dei giovani a crescere, preparandoli a inserirsi nella società”.
Il 4 settembre 1946, dalla Casa Divina Provvidenza in Corno, salgono a Lora i primi religiosi con alcuni ragazzi: ha inizio l’attività della colonia agricola “Casa di Gino”.
Perfezionato l’atto di donazione, si dà inizio alla riorganizzazione della tenuta: programmazione della produzione, preparazione di una abitazione decorosa, accoglienza di giovani che per diverse vicende della vita avevano bisogno di essere rieducati e quindi reinseriti nella società.

Nel corso degli anni successivi avvengono grandi trasformazioni nell’azienda: costruzione delle serre, pollai, conigliera, stalle; fino ad assumere la connotazione attuale.
Importanti sono anche gli aspetti religiosi e i rapporti sociali:  

  • è riedificata una preesistente cappella votiva
  • si istituiscono corsi scolastici
  • vengono inseriti nel mondo del lavoro diversi giovani viene costruito un edificio con piscina e palestra, quest’ultima aperta all’esterno per favorire l’integrazione sociale degli ospiti. 

Nell’ultimo decennio si prende atto delle mutate necessità del territorio e si apre la collaborazione con i Servizi Sociali per dare una risposta alla richiesta del nostro intervento in favore delle persone portatori di handicap psichico e persone con alcune manifestazioni a carattere psicotico, al termine dell’obbligo scolastico o all’insorgere della impossibilità di permanenza continuata nella propria famiglia.
Nel 1992 si dà inizio alla costruzione di un nuovo Centro Residenziale composto di n. 3 Comunità Alloggio all’interno della “Casa di Gino”; e si dà inizio all’esperienza per n. 6 ragazzi, privi di famiglia di appartenenza, di una Casa Famiglia presso il paese di Anzano del Parco (Co).
Nel 2005 si procede con l’accreditamento presso il Servizio Sanitario della Regione Lombardia come Comunità Socio Sanitarie (CSS). Al termine dei lavori di ristrutturazione si apre la “Com. Luigi Guanella” per persone disabili (CAH) per la promozione di percorsi di autonomia e inserimento lavorativo.

Breve biografia di don Luigi Guanella

Don Luigi Guanella nacque a Fraciscio di Campodolcino (SO), diocesi di Como, il 19 dicembre 1842, da Lorenzo e Maria Bianchi.

Frequentò a Como i corsi umanistici nel collegio Gallio e quelli di filosofia e teologia nei seminari diocesani, e venne ordinato sacerdote il 26 maggio 1866.
Fin dai primi anni di ministero a Prosto e a Savogno (SO), manifestò zelo apostolico ardente e una predilezione per i poveri e i disabili. Durante questo periodo prese contatto con l’opera del Cottolengo e con Don Bosco, presso il quale si recò nel 1875, legandosi per tre anni alla Pia Società Salesiana.

Richiamato dal suo Vescovo, riprese il ministero in diocesi come coadiutore nella parrocchia di Traona (SO) dove aprì una scuola per i ragazzi poveri, che dovette poi chiudere per l’ostilità delle autorità locali. Dopo un breve ministero a Olmo (Valchiavenna), passò come parroco a Pianello Lario (CO). Qui il suo predecessore, Don Carlo Coppini, con alcune giovani desiderose di vivere consacrate al Signore, aveva aperto un ospizio per l’educazione di orfanelle e per l’assistenza di persone anziane.
Don Guanella vide in quell’istituzione “un embrione” delle opere di carità che fin dalla fanciullezza il Signore gli andava ispirando.

Così, nell’aprile del 1886, fondò in Como, la Casa Divina Provvidenza; sotto la sua guida spirituale il piccolo gruppo di religiose divenne ben presto la “Congregazione delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza”.
 Da allora Don Guanella si prodigò per creare opere caritative in varie parti di Italia, degli Stati Uniti e della Svizzera. Condivise questo suo slancio apostolico, oltre che con le suore, anche con un gruppo di sacerdoti e di fratelli, disposti a vivere ed a operare con lui in una nuova congregazione religiosa: nascevano così i Servi della Carità detti anche “Guanelliani”.

L’ansia di Don Guanella per soccorrere i più bisognosi e per la salvezza delle anime non aveva confini. Per aiutare i morenti, istituì la “Pia Unione del Transito di San Giuseppe”, fondò chiese ed opere per gli emigranti, diede inizio alla bonifica del Pian di Spagna (SO), corse in aiuto dei terremotati della Marsica (1915) e promosse la diffusione della buona stampa anche con la pubblicazione di scritti ascetici, morali e storici.

Morì a Como il 24 ottobre 1915.  

Dopo la morte, la stima e la venerazione per Don Guanella crebbero tra i suoi figli e nella Chiesa. Nel 1923 iniziarono in Como i processi canonici per la sua beatificazione, che si concludevano con la solenne cerimonia, celebrata da Paolo VI il 25 ottobre 1964, con la quale Don Guanella fu proclamato Beato. Il 23 ottobre 2011 viene proclamato Santo da Benedetto XVI.


Per conoscere meglio la sua figura, la sua opera, il suo carisma: