Covid, l’appello: “Non solo Rsa, vaccinate anche i disabili”

Don Marco Grega, superiore dell’Opera Don Guanella, si rivolge al presidente Fontana e al neoassessore al Welfare Letizia Moratti

Como, 10 gennaio 2021 – «Non dimenticate di vaccinare dal Covid le persone disabili”. A rivolgere un appello al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e al nuovo assessore al Welfare Letizia Moratti è don Marco Grega, superiore dell’Opera Don Guanella. “Aperta la tanto attesa campagna vaccinale anti Covid, ci troviamo a questo inizio anno finalmente a guardare con maggiore serenità al prossimo futuro e a poter dare ai nostri beniamini, così li chiamava il nostro fondatore don Guanella, una concreta occasione di miglioramento nella quotidianità rispetto ai difficili mesi passati – spiega don Grega –. Tuttavia ci troviamo a constatare l’assenza tra le priorità del piano strategico nazionale delle persone con disabilità accolte dal sistema sociosanitario in regime di residenzialità, che vengono così di fatto escluse dalla prima tornata vaccinale”.

Secondo le indicazioni arrivate dal commissario Arcuri nel periodo gennaio-marzo 2021, sono indicati tra i primi da vaccinare gli operatori sanitari, sociosanitari e le lungodegenze, ma tra queste si fa riferimento solamente alle Rsa. “Non si considerano le persone con disabilità ospiti nelle comunità socio sanitarie e nelle comunità alloggio. La totalità di queste strutture, parte del servizio socio sanitario lombardo, raggiunge un numero complessivo di poche migliaia di persone. A maggior ragione ci chiediamo il perché di una tale esclusione per le comunità sociosanitarie, quando rispetto ai protocolli di sicurezza le stesse vengono equiparate alle Rsa e devono rispettare le stesse normative e delibere riservate alle Rsa. Da anni siamo impegnati in prima linea in Italia e nel mondo per tutelare le persone più fragili, insieme ai tanti enti che si occupano quotidianamente di assistenza sociosanitaria. Oggi ci troviamo in un contesto preoccupante che potrà essere superato solo con l’aiuto delle autorità sanitarie”.