Lunedì 17 giugno ore 8.30 siamo partiti da Casa di Gino con direzione Monte Bisbino! I nostri zaini erano pesanti perché ci aspettava una gita in montagna di due giorni senza tornare a dormire; abbiamo portato con noi lenzuola, borracce e panini, tanta felicità e curiosità.

Arrivati al parcheggio del Monte Bisbino, ci siamo incamminati con gli zaini in spalla verso la nostra prima tappa: dopo circa un’ora siamo arrivati al rifugio Murelli dove abbiamo mangiato una caramella per riprendere le forze. Poi ci siamo rimessi in cammino per arrivare alla nostra meta; abbiamo dovuto affrontare una bella salita che ci ha messo a dura prova, ma con determinazione ce l’abbiamo fatta. Dobbiamo ammettere che il solo pensiero di mangiare i panini poco dopo ci ha dato la carica!

Nel primo pomeriggio, dopo un percorso di circa 15 chilometri, siamo arrivati alla nostra tappa finale, il rifugio Prabello dove ci hanno accolto Gianni e Cinzia, i gestori del rifugio che ci avrebbe ospitato per la notte. Alcuni di noi hanno riposato, altri giocato e altri ancora, con le poche energie che avevano, hanno camminato fino alla croce del Sasso Gordona. La vista da là sopra era mozzafiato!

All’ora di cena Gianni ci ha deliziato con i suoi prodotti: formaggi e salumi nostrani, pasta al ragù di selvaggina e due tipi di torte (preparate da Cinzia). Durante la serata ci siamo goduti il tramonto e abbiamo avvistato un capriolo che brucava l’erba vicino a noi. L’idea di poter vedere anche un cervo ci ha tenuti svegli, quindi abbiamo giocato a carte fino a tarda sera.

La mattina successiva siamo stati svegliati dalla canzone del film del re Leone, messa dal nostro educatore, oltre che dal profumino del pane tostato da Gianni. Ci siamo goduti una ricca colazione, abbiamo rifatto i nostri zaini, ringraziato Gianni per la sua ospitalità e siamo ripartiti per il ritorno.

È andato tutto bene fino a metà strada, quando abbiamo dovuto affrontare un ostacolo perché sul nostro sentiero abbiamo trovato una stalla con davanti un po’ di letame e una mucca che ci impediva di passare… Insieme ai nostri educatori abbiamo cercato una soluzione e abbiamo deciso di passare dietro alla stalla, percorrendo un sentiero non tracciato ma arrampicandoci su una collinetta.

Dopo questo episodio tornare a casa non è stato facile, non solo perché abbiamo affrontato una salita che ci ha tolto alcune energie, ma anche perché saremmo voluti rimanere un altro giorno tra alberi e animali. Siamo arrivati al pulmino stanchi e con le gambe che ci facevano male, ma tanto contenti dell’esperienza che avevamo vissuto. Speriamo di rifare presto un’altra gita come questa perché ci siamo divertiti e rilassati molto trascorrendo due giorni in mezzo alla natura.

Il gruppo montagna